lo sciopero della fame (surgery)
Il Bacon day non è un giorno in cui vuoi essere malato. E arrivato ed io volevo avere la mia parte ma il mio stomaco faceva davvero male. Appena lho detto a mamma lei ha ribattuto che era solo un modo per stare a casa da scuola. Così, mentre mi lamentavo, mi ha portato allospedale.
Il dottore ha detto che avevo lappendicite ed avevo bisogno di unoperazione. Ero davvero nervoso e, come al solito, Reese non mi aiutava con le sue storie dellorrore. ha detto che quando sei incosciente puoi ancora sentire i dottori che lavorano dentro il tuo corpo. E papà stava impazzendo per via della fobia degli ospedali. Dovevo stare nel reparto per bambocci. Mi chiedevano di giocare a carte. Prima di tornare a casa mamma ha chiesto a Reese di abbracciarmi e lui lo ha fatto. Questo mi ha fatto riflettere: che io stia per morire?
Più tardi il dottore mi ha portato in sala operatoria. Ero come una cavia. e la notte era ancora peggio. Non sono un bimbo ma era inquietante stare lì. In più cera questo pauroso infermiere chiamato Helmut, poi alcuni dottori sono entrati nella mia stanza e mi hanno messo in testa uno strano coso di metallo credendo che avessi bisogno di un intervento al cervello. Erano già pronti per operarmi, poi si sono accorti che ero il bambino sbagliato! Ho provato a dirlo a mamma, ma lei credeva stessi esagerando. Ho scoperto che la mia famiglia è stata sveglia fino a tardi per giocare ed è andata a fare colazione. La mamma non va MAI a fare colazione fuori! Poi i secchioni cono venuti a trovarmi ed è stato grande. Mi hanno convinto che lintervento era una cosa buona e che avrei fatto sentire in colpa i miei genitori. Forse avevano ragione. Ma il mio stomaco non faceva così male e pensavo che forse non avevo bisogno di una operazione. Mentre il dottore si preparava per lintervento lho pregato di fare unaltra analisi, ma non ha voluto. Helmut mi ha dato dei sedativi, ma io glieli ho sputati in faccia e sono scappato. Un impiegato ha accettato di darmi i risultati del mio test se gli avessi dato un campione di urina (qualcosa a proposito di un test di droga). I risultati provavano che non avevo bisogno di un intervento. Poi Helmut mi ha preso e mi ha trascinato nella sala operatoria, fortunatamente avevo scritto i risultati del mio test sulladdome, con una nota di minaccia di citarli in giudizio per negligenza. Ma quando sono arrivata a casa (con ancora la mia appendice) le cose non sono migliorate. Il conto dellospedale era pazzesco e tutti mi accusavano di aver speso i soldi delle vacanze per il mio finto dolore. Forse era meglio lospedale.
Il dottore ha detto che avevo lappendicite ed avevo bisogno di unoperazione. Ero davvero nervoso e, come al solito, Reese non mi aiutava con le sue storie dellorrore. ha detto che quando sei incosciente puoi ancora sentire i dottori che lavorano dentro il tuo corpo. E papà stava impazzendo per via della fobia degli ospedali. Dovevo stare nel reparto per bambocci. Mi chiedevano di giocare a carte. Prima di tornare a casa mamma ha chiesto a Reese di abbracciarmi e lui lo ha fatto. Questo mi ha fatto riflettere: che io stia per morire?
Più tardi il dottore mi ha portato in sala operatoria. Ero come una cavia. e la notte era ancora peggio. Non sono un bimbo ma era inquietante stare lì. In più cera questo pauroso infermiere chiamato Helmut, poi alcuni dottori sono entrati nella mia stanza e mi hanno messo in testa uno strano coso di metallo credendo che avessi bisogno di un intervento al cervello. Erano già pronti per operarmi, poi si sono accorti che ero il bambino sbagliato! Ho provato a dirlo a mamma, ma lei credeva stessi esagerando. Ho scoperto che la mia famiglia è stata sveglia fino a tardi per giocare ed è andata a fare colazione. La mamma non va MAI a fare colazione fuori! Poi i secchioni cono venuti a trovarmi ed è stato grande. Mi hanno convinto che lintervento era una cosa buona e che avrei fatto sentire in colpa i miei genitori. Forse avevano ragione. Ma il mio stomaco non faceva così male e pensavo che forse non avevo bisogno di una operazione. Mentre il dottore si preparava per lintervento lho pregato di fare unaltra analisi, ma non ha voluto. Helmut mi ha dato dei sedativi, ma io glieli ho sputati in faccia e sono scappato. Un impiegato ha accettato di darmi i risultati del mio test se gli avessi dato un campione di urina (qualcosa a proposito di un test di droga). I risultati provavano che non avevo bisogno di un intervento. Poi Helmut mi ha preso e mi ha trascinato nella sala operatoria, fortunatamente avevo scritto i risultati del mio test sulladdome, con una nota di minaccia di citarli in giudizio per negligenza. Ma quando sono arrivata a casa (con ancora la mia appendice) le cose non sono migliorate. Il conto dellospedale era pazzesco e tutti mi accusavano di aver speso i soldi delle vacanze per il mio finto dolore. Forse era meglio lospedale.
Paese | USA |
Periodo | 2000 - 2006 |
Creatore | Linwood Boomer |
Produzione | 20th Century Fox Film Corporation / Regency Entertainment |