C’è sempre un’avida vecchia signora nel vicinato che odia i bambini. La nostra è la signora Griffin. L’altro giorno un gruppo di noi giocava il gioco di Reese che ha inventato quando però la palla è finita nel giardino della signora Griffin. Di solito, quando questo succede, noi prendiamo un’altra palla. Stavolta ho deciso di scavalcare il recinto e riprenderla. Molto difficile. L’avevo appena trovata quando la signora Griffin è venuta fuori dal nulla e mi ha afferrato. Lei non voleva mollarmi i capelli così l’ho spinta. (lo so, lo so, ho spinto un’anziana signora!). Stavo solo cercando di scappare. Non volevo farle male, lo giuro. E le ho rotto il braccio.Mamma mi ha dato una lezione, mi ha fatto promettere di andare a casa della signora Griffin ogni giorno dopo la scuola per aiutarla finchè il braccio non migliorerà. La prima volta che ci sono andato speravo profondamente che la signora Griffin fosse un’anziana signora con bisogno di compagnia. Avevo torto. Lei era un’orribile razzista. Continuava a chiamarmi mentre riordinavo la sua casa. Come se non fosse abbastanza la sua sottana si è aperta ed ho visto l’inesplicabile. E’ stato traumatico. mentre le spalmavo la lozione sui calli e sentivo i suoi rantoli ubriachi ho ceduto. Le ho detto quanto la odiassi e quanto erano orridi i suoi piedi ma non mi ha sentito. L’alcol e le medicine non andrebbero mescolate. Ho fatto quello che ogni bimbo responsabile avrebbe fatto: ho chiamato i secchioni. Dopo aver constatato che era viva abbiamo fatto un casino. Ci siamo divertiti così tanto che non sapevamo cosa fare. Abbiamo fatto qualcosa di stupido. Abbiamo rubato (diciamo preso in prestito) la sua macchina. E’ stato figo finchè mamma non mi ha visto al volante. Mentre tornavo casa ero nel panico. Pensavo sarei morto. Appena è arrivata mamma è successa una cosa stranissima. La signora Griffin ha detto che a stavo portando all’ospedale. Mamma non ci credeva e neppure io. La signora ha detto che sarei andata da lei prima e dopo la scuola. Mi ha fatto pregare per la punizione di mamma. Non chiamiamo più Mrs. Griffin “la vecchia avida”.