Un caso d'omicidio (The Inmates)

Richard e Georgia intanto sono in tribunale per difendere il gestore di un bistrot che ha licenziato un suo dipendente che si era rivelato eterosessuale, contrariamente a quanto dichiarato al momento dell'assunzione. Aldilà dell'esilarante teoria sostenuta da Richard, Georgia si basa sul fatto che esistono leggi contro la discriminazione che difendono gli omosessuali, ma non leggi che difendono gli eterosessuali. Il giudice si vede costretto a concedere la possibilità di discuterne in durante un processo.
Renee abborda un uomo e si fa invitare a cena. Dopo la serata i due finiscono a casa della ragazza, dove le attenzioni dell'uomo si fanno troppo insistenti: Renee reagisce e lo colpisce con un calcio da kickboxer. L'uomo finisce all'ospedale e la denuncia.
Inizia il processo per omicidio. Un poliziotto testimonia di aver trovato la signora Hanson sul luogo del delitto in uno stato confusionale. La teoria della reincarnazione incontra un ovvio scettiscismo e, quando il dottor Peters va sul banco dei testimoni, l'accusa lo costringe ad ammettere di aver avuto una relazione con la Hanson, cosa di cui la difesa non era a conoscenza. Quando Peters torna sul banco dei testimoni, uno degli avvocati dello studio di Bobby lo interroga, chiedendogli se fosse stato possile, per lui, suggerire sotto ipnosi alla Hanson di uccidere il marito. Chiede inoltre al dottore dove fosse la notte dell'omicidio: lui risponde di essere rimasto a casa, ma nessuno può confermarlo. Durante l'arringa finale, Bobby ammette la possibilità che la Hanson sia reponsabile dell'omicidio, ma insinua anche il dubbio che Peters possa essere intervenuto mentre la Hanson era incoscente. In quel momento, in tribunale, Peters si alza in piedi: ha in mano una pistola e, prima che qualcuno possa intervenire, si spara un colpo alla testa.

Paese | USA |
Periodo | 1997 - 2002 |
Creatore | David E. Kelley |
Episodi | 112 (5 stagioni) da 45 minuti |