Prova Schiacciante

Il ritrovamento è avvenuto da parte del giardiniere Monseff, interrogato subito dagli uomini di Corsini. Suicidio. Tutto fa pensare che l'uomo, a capo di una ditta sull'orlo del fallimento e gran consumatore di alcolici abbia deciso di farla finita. Sarà il gruppo capitanato da Venturi a dedurre che l'ipotesi del suicidio non regge. Vengono ritrovati i frammenti del bicchiere del Bonomi ammucchiati al bordo della piscina. Se fosse caduto sarebbero sparsi. (Testi per arrivarci decide di distruggerne dodici... )
L'autopsia effettuata dalla Dottoressa Morandi e i rilevamenti col luminol dei RIS portano a galla numerose incongruenze. Nella villa, oltre al defunto e al giardiniere, vivono la moglie e il figlio. Il cerchio si stringe attorno a Monseff e alla moglie, amanti. Il movente passionale. Caso chiuso?
"Sono le prove che contano" ci ripete costantemente il Venturi. Un caso molto appassionante, i colpi di scena assicurati.
Il Maresciallo De Biase e la sua nuova compagna di indagini Anna Giordano vengono spediti ad indagare sull'incendio di un pub. Purtroppo durante il fuggi fuggi generale una ragazza sulla sedia a rotelle non è riuscita a mettersi in salvo.
L'unica uscita di sicurezza del locale provvista di rampa non si apre, la ragazza viene ricoverata in gravi condizioni all'ospedale.
Ma la ragazza nel pub ci è andata da sola? Possibile che non ci fosse un amico/a a darle una mano?..
Prende piede l'ipotesi di incendio doloso a fini assicurativi, appiccato dal titolare coperto di debiti. La Giordano con abilità trova il punto di origine dell'incendio: il frigo. Torna al RIS e scopre che l'incendio è stato provocato da un corto circuito imprevedibile. Per farlo si procura un frigo identico e una serpentina nuova per poi provocare un simpatico effetto joule e gettare nel panico il povero De Biase. (ma chi ha pagato frigo e serpentina nuova? non c'è un impianto anti-incendio al RIS?) Rimane un solo dubbio: come mai la porta del locale non si è aperta? Cosa o chi bloccava l'uscita?