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Stagione1

Fuorilegge (Outlaws)
La puntata ha inizio con un paio di occhi che si aprono. Sono gli occhi di un bambino biondo svegliato all’improvviso da un litigio nella stanza accanto.
La madre entra nella stanza e si avvicina al suo letto per assicurargli che andrà tutto bene, ma è evidente che la realtà è un’altra. La donna nasconde il bambino sotto al letto, facendogli promettere di non uscire di lì in nessun caso; quindi rassetta le coperte come se nessuno ci avesse dormito e esce dalla camera.
Dal suo nascondiglio il bambino sente una violenta discussione che termina con uno sparo. Quindi la porta si apre ed un paio di stivali fanno il loro ingresso nella stanza. Mentre il bambino cerca di trattenere il respiro e le lacrime, l’uomo si siede sul letto e, dopo pochi attimi di silenzio, si spara.

Si ritorna al presente, Sawyer si sveglia sudato dall’incubo e si accorge che nella tenda ci sono strani rumori, afferra la torcia e illumina il muso di un cinghiale. Immediatamente si alza in piedi furibondo ma l’animale fugge con facilità, addentrandosi nella giungla e portando con sé il resto della tenda. Sawyer, ai margini della foresta, sente strani sussurri confondersi nel vento. Si tratta di voci umane?

Il mattino seguente Sawyer sta cercando di raccogliere le proprie cose ed è raggiunto da Sayid, chiaramente divertito. Sawyer ne approfitta per chiedergli chiarimenti a proposito delle voci che aveva sentito nella giungla quando era fuggito da Rousseau, e Sayid parla di sussurri, domandandogli se anche lui ha udito qualcosa di simile. Sawyer nega, interrompe la conversazione e si allontana.

Flashback: la stanza di un albergo. Sawyer sembra impegnato in un bacio appassionato con una donna attraente. Quando le cose sembrano arrivare al sodo i due vengono interrotti da un uomo seduto nella penombra, a cui Sawyer si rivolge con il nome di “Hibbs”.
Sawyer non sembra felice di rincontrarlo, infatti, dopo aver allontanato la giovane donna, torna in camera e senza dargli tempo di parlare lo sbatte al muro, ricordandogli i cattivi rapporti in cui si erano lasciati l’ultima volta.
Hibbs afferma di esser tornato per sistemare le cose e porge quindi a Sawyer una busta al cui interno non ci sono soldi bensì qualcosa di maggior valore… informazioni e foto sull’uomo che ha ucciso i suoi genitori e che ora si trova a Sydney.

Di nuovo all’isola. Jack e Kate stanno sistemando le pistole dopo la spedizione alla ricerca di Ethan: ne manca una, Sawyer si rifiuta di restituire la sua.
Kate si offre di riprenderla, dicendo a Jack di avere fiducia, che lei è in grado di convincerlo, che “sa parlare la sua lingua”; lui non ne sembra particolarmente contento.
Alla caverna, Charlie sta trafficando con dei pezzi di metallo, Claire lo raggiunge e gli propone una passeggiata. Si nota immediatamente tensione tra i due e Charlie, con la scusa di un lavoro da fare, si allontana.

Nella giungla Sawyer ritrova la sua tenda, lasciata lì dal cinghiale dopo la fuga della sera prima. Sawyer la raccoglie e sta per far ritorno alla spiaggia quando sente nuovamente quei sussurri (“It will come back around”) e, per la seconda volta, viene attaccato dall’animale.
Alla spiaggia, sorridendo, Kate gli consiglia amichevolmente di domandare a Locke di sbarazzarsi dell’animale ma l’orgoglio di Sawyer trasforma tutto in una questione personale.

Flashback: al molo di Sydney, Australia. Sawyer entra in una officina meccanica dove un uomo, conoscente di Hibbs, gli vende una pistola, assicurandosi della certezza delle sue intenzioni.

Di ritorno alla spiaggia. Hurley e Charlie stanno seppellendo Ethan. Hurley nota che c’è qualcosa che non va in Charlie, ma quando glielo chiede, lui preferisce non rispondere. Finito il lavoro, Hurley raggiunge Sayid e gli domanda se, quando era ancora un militare, ha mai avuto a che fare con un disordine mentale post-traumatico. Quando Sayid gli chiede il motivo della sua domanda, Hurley fa il nome di Charlie.

Nel frattempo nella giungla Sawyer ha difficoltà nel catturare il cinghiale. Kate lo raggiunge e si offre di aiutarlo ad una condizione, che le dia qualsiasi cosa in suo possesso ogni volta che gliela chiede. Sawyer accetta, sebbene sia combattuto.
Più tardi entrambi sono seduti vicino al fuoco. Sawyer tira fuori una piccola bottiglia di alcool e, con Kate, decide di iniziare un gioco chiamato “Non ho mai…” che permette loro di conoscersi meglio: Kate non è mai stata a Disneyland, Sawyer non si è mai innamorato, entrambi hanno ucciso un uomo.

Flashback: alla stessa porta vista all’inizio dell’episodio, lo stesso bambino nascosto sotto lo stesso letto. Ad un tratto la porta si apre ma questa volta non fanno il loro ingresso nella stanza due paia di stivali da cowboy, bensì un paio di zampe di cinghiale!

Sawyer si risveglia e nota Kate inginocchiata accanto a lui. Guardandosi intorno i due si accorgono che ogni cosa è stata sparpagliata, il cinghiale ha attaccato di nuovo.
Sawyer è spazientito e non appena sente un rumore tra il fogliame si volta con una pistola puntata…ma questa volta non si tratta dell’animale, bensì di Locke.
Locke si siede e si unisce a loro per un caffè. Quando Kate gli dice che Sawyer è convinto che il comportamento del cinghiale sia una sorta di vendetta personale, Locke gli racconta una storia riguardo sua sorella Victoria, morta quando era ancora bambina.
La loro madre, sentitasi colpevole della sciagura, giurava che fosse tornata indietro sottoforma di un golden retriver. Magari il cinghiale è lo spirito di qualcuno che ha fatto parte della vita di Sawyer e per il quale egli nutre un senso di colpa.

Flashback: Sawyer scende da una macchina e si incammina verso una roulotte, un venditore ambulante specializzato in gamberi.
Sawyer si assicura che la pistola sia ben sistemata nella giacca e si avvicina all’uomo. Non appena il venditore si volta, Sawyer estrae la pistola di tasca e si ferma ad osservarla nella propria mano, tremante. L’inquadratura si sposta sul venditore di gamberi che si volta… Sawyer non c’è più.

Sawyer è seduto al bancone di un pub e sta bevendo parecchio. Dall’altra parte del locale si sente una voce maschile congratularsi con lui e con la sua decisione, osservando bene i lineamenti dell’uomo che ha parlato ci si accorge che è un volto conosciuto. Si tratta di Christian Shepard, il padre di Jack, convinto anch’egli di poter affogare i propri dispiaceri nell’alcool. I due uomini si confrontano e l’ex chirurgo, per la prima volta, ammette la propria codardia di fronte alla possibilità di parlare con quel figlio che lui continua ad amare più di qualsiasi cosa. Crede inoltre che alcune persone siano nate per soffrire più di altre: “questo è il motivo per cui i Red Sox non vinceranno mai il campionato”, volendo fare un ironico riferimento al mondo dello sport.
Christian domanda infine a Sawyer se concludere una volta per tutte l’affare che l’aveva portato in città gli avrebbe dato sollievo. Sawyer risponde di sì, l’uomo gli domanda allora che cosa intende fare…
È notte fonda e piove. Sawyer osserva il venditore di gamberi uscire dalla roulotte con dei sacchi della spazzatura, quindi tira fuori la pistola, e controlla che siano inseriti i proiettili.

Sull’isola Charlie sta cercando di rompere delle noci di cocco, Sayid gli si avvicina chiedendogli come sta e Charlie gli risponde che non si sente assolutamente in colpa per aver sparato a Ethan, che quell’uomo aveva cercato di ucciderlo e aveva rapito Claire e che per questo meritava di morire. Sayid gli racconta allora una storia che gli fa capire come i sentimenti che lo stanno schiacciando siano assolutamente normali e prima di salutarlo gli ricorda che non è solo, né deve pretendere di esserlo.

Nella giungla Sawyer e Kate stanno seguendo le orme del cinghiale finché l’uomo non trova un piccolo cucciolo decidendo di usarlo come esca, Kate non è divertita dal suo comportamento e pur di fermarlo lo colpisce con un calcio. Il cucciolo scappa e lei si allontana, rifiutandosi di aiutarlo ulteriormente.

Flashback: Sawyer cammina sotto la pioggia, quando è abbastanza vicino chiama il nome “Sawyer”, l’uomo si volta e lui gli spara nel petto.
Esalando gli ultimi respiri l’uomo confessa a Sawyer che avrebbe pagato il suo debito e che Hibbs non avrebbe dovuto fargli questo. Tutto appare più evidente. Hibbs si è preso gioco di Sawyer fin da principio; quello non è l’uomo che ha ucciso i genitori di Sawyer, è solo qualcuno in debito con Hibbs. Prima di morire l’uomo dice un’ultima cosa… “It will come back around”

Di nuovo sull’isola. Sawyer sta cercando da solo il cinghiale quando ad un tratto se lo ritrova davanti. Faccia a faccia. Kate da un angolo lo osserva.
Sawyer solleva la pistola e la punta contro il cinghiale che non reagisce, ma sembra guardarlo con insistenza negli occhi.
Sawyer allora abbassa l’arma e l’animale si allontana. Voltandosi si accorge della presenza di Kate e cerca di sdrammatizzare tutto affermando “È solo un cinghiale”. In realtà ormai è chiaro che è molto più di questo.

Alla spiaggia Jin e Sun stanno piegando una rete da pesca, Michael continua a lavorare alla zattera e Vincent gioca a palla con Walt. Claire è seduta a guardare l’oceano quando le si avvicina Charlie, con il sorriso di un tempo sul volto, ed insieme decidono di fare quella passeggiata proposta poco prima da Claire.

Jack è nella foresta a tagliare della legna per il fuoco. Sawyer arriva e dopo una breve scenetta nel tentativo di spaventare l’altro, gli restituisce la pistola.
In risposta al suo sarcasmo Jack dice qualcosa che lascia Sawyer interdetto, una frase che suona familiare: “questo è il motivo per cui i Red Sox non vinceranno mai il campionato”.
Sawyer gli chiede dove ha sentito quella frase e Jack risponde che era un modo di dire tipico di suo padre, un chirurgo, morto poco tempo prima. Sawyer si rende conto che l’uomo incontrato quella sera a Sydney in un pub è proprio il padre di Jack e che lui è probabilmente l’unica persona che sa davvero quanto quell’uomo amasse, stimasse e fosse fiero di suo figlio.
Jack, incuriosito, gli chiede il motivo della sua curiosità. Sawyer preferisce tacere con un semplice “nessuna ragione".
PaeseUSA
Periodo2004
CreatoreJeffrey Lieber, J.J. Abrams e Damon Lindelof